Abitudini orali viziate: succhiare il pollice o il ciuccio - Sorridi Magazine - Il Dentista Risponde
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Abitudini orali viziate: succhiare il pollice o il ciuccio

Succhiare il pollice o succhiare il ciuccio è una situazione molto frequente: il bimbo è già svezzato, ha messo i dentini ma proprio non vuole abbandonare questa abitudine, una delle più diffuse abitudini orali viziate dei bambini. Si tratta di abituali comportamenti che il bimbo intraprende spontaneamente durante i primissimi anni di vita ma che, se protratte a lungo, possono compromettere lo sviluppo e la salute di bocca e dentini.

Ecco perché bisogna prestare particolare attenzione.

Scopri di più insieme a noi.

 

Suzione del pollice (o del ciuccio), di cosa si tratta?

Molte mamme e papà ci chiedono, perché il bimbo succhia il dito o il ciuccio?

La suzione è per il neonato un’azione innata, che lo rende capace di alimentarsi dal seno della mamma o dal biberon, già dalla nascita.

Ma questa azione del neonato non è legata solo alla nutrizione: i bambini associano l’atto di succhiare il pollice, il ciuccio, il biberon o un giocattolo (suzione non nutritiva) ad un senso di piacere e benessere psicofisico, rilassamento e conforto. Succhiando il dito il bambino trae sicurezza e compensa lo stress provocato dall’adattamento al mondo esterno e dal distacco con il grembo materno.

Si tratta di un fenomeno generalmente temporaneo e di natura psicologico-emotiva, legato ai primissimi anni di vita dei piccolini, che dovrebbe poi scomparire gradualmente dopo i due anni d’età come conseguenza fisiologica della crescita.

Ma non va sempre così.

In molti casi, soprattutto se i bambini sono particolarmente nervosi  o sottoposti a stress, la normale abitudine di succhiare il pollice o il ciuccio non viene abbandonata nei tempi fisiologici e si trasforma in vizio.

Questo comportamento regressivo, per quanto diffuso e apparentemente di poco conto, non va assolutamente ignorato.

 

Quando iniziare preoccuparsi di questa abitudine viziata?

Per valutare la presenza e l’entità di questa problematica bisogna tenere conto dell’età del bambino. Come accennato infatti, l’abitudine di succhiare il pollice, il ciuccio, la copertina o i giocattoli è assolutamente fisiologica e naturale fino al completamento del secondo anno di vita, è un modo per il bimbo di comunicare, gestire le emozioni e scoprire il mondo.

Si trasforma invece in abitudine viziata, quindi patologica, se non cessa completamente entro il quarto anno d’età. È dunque in questi casi che bisogna preoccuparsene ed intervenire concretamente per evitare di compromettere lo sviluppo della bocca e della dentatura del bambino.

 

Quali sono le conseguenze del succhiare il pollice (o ciuccio) per troppo tempo?

Insomma, succhiare il pollice o il ciuccio è per i bimbi un gesto spontaneo ma, oltre i tre anni, se il comportamento persiste in maniera intensa, può provocare malposizioni dentali, malocclusioni e deformazione più o meno marcata delle arcate dentali.

Il pollice che spinge contro il palato infatti ostacola il corretto sviluppo di quest’ultimo favorendo lo spostamento degli incisivi (gli incisivi superiori sporgono e incisivi inferiori rientrano), l’errata chiusura delle arcate (in questo caso con il manifestarsi del morso aperto anteriore), e la formazione di un palato stretto (ogivale).

Ma non è tutto.

A lungo andare, questa apparentemente banalissima abitudine viziata, provoca conseguenze funzionali dovute all’uso scorretto della lingua e dei muscoli di viso e bocca, tanto da poter avere ripercussioni negative sulla deglutizione (mancato passaggio dalla deglutizione infantile a quella adulta) e sul linguaggio (difficoltà fonetiche).

Intercettare precocemente questa ed altre abitudini orali viziate dei bambini consente di ripristinare un comportamento ed una condizione normale, evitando complicazioni che richiederebbero prolungate terapie ortodontiche e logopediche.

 

Allora cosa fare se il bimbo non smette di succhiare il dito o il ciuccio?

Se, entro i tre anni di età, il vizio di succhiare il dito o il ciuccio dovesse essere tanto radicato nel tuo bambino da non scomparire, ti raccomandiamo di chiedere il parere del pediatra e l’aiuto del tuo ortodontista di fiducia (meglio se specializzato in ortodonzia e odontoiatria pediatrica) ovvero la figura professionale preposta all’intercettamento e alla correzione delle abitudini orali viziate dei bambini.

I metodi per eliminare l’abitudine di succhiare il pollice potranno essere diversi a seconda di casi e della disponibilità del bambino a collaborare. Generalmente ci si avvale di:

  • Terapia miofunzionale, ovvero esercizi correttivi che il bambino può svolgere in studio, insieme all’ortodontista e al logopedista, o a casa, insieme ai genitori
  • Terapia ortodontica, con il posizionamento di piccoli schermi o apparecchi funzionali nella bocca del bambino per impedire il gesto della suzione del dito o del ciuccio

 

Per concludere, ecco alcuni consigli utili dell’esperto

  • L’abitudine di succhiare il dito è potenzialmente più dannosa rispetto al ciuccio, nonché più difficile da eliminare. A titolo preventivo, evita l’instaurarsi di tale abitudine sostituendola con un ciuccio anatomico schiacciato

 

  • La notte è il momento in cui più spesso il bimbo succhia il pollice per affrontare la paura della solitudine o dl buio. Per tranquillizzarlo, accompagnalo in camera, fagli qualche coccola e lascia una piccola luce accesa

 

  • Nel tentativo di far smettere il bambino di succhiare il pollice o il ciuccio, non sgridarlo. Piuttosto gratificalo, incoraggialo e premialo ogni volta che compie un passettino in avanti

 

Il bimbo non vuole smettere di succhiare il dito o il ciuccio? Adesso sai come comportarti.

Pochi semplici accorgimenti da seguire, qualche consapevolezza in più, e la strada da seguire nel caso in cui dovessi aver bisogno dell’aiuto degli specialisti. Speriamo di essere stati esaustivi!

Se hai bisogno di ulteriori informazioni o dsidri prenotare una consulenza con i nostri esperti del sorriso di grandi e piccini, lo staff del Dott. Ponchio dentista Locarno rimane a disposizione.

Tel +41 91 751 80 87 o info@studioponchio.ch.

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